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Relitti Marini delle Isole Tremiti

Il fondo del mare delle Isole Tremiti è ricco di relitti, tesori nascosti anche di una certa rilevanza storica che hanno alimentato la curiosità di tantissimi subacquei.
Ecco alcuni dei principali relitti ritrovati sui fondali marini di queste meravigliose isole.

  • Cala dei Benedettini
    • I° sec. a.C.
    • - 25 mt.
  • Galea flotta Turca
    • 1500 d.C.
    • - 30 mt.
    • Nel 1566 la flotta turca cercò di conquistare le Isole Tremiti. Ma la storica sconfitta di Lepanto (agosto del 1566) pose fine ad una possibile conquista turca delle isole. Quello recuperato, insieme a 4 preziosi cannoni di bronzo, è una delle imbarcazioni musulmane.
  • Piroscafo a ruote "Il Lombardo"
    • XVIII sec. d.C.
    • - 30 mt.
    • E' stato uno degli eventi del 2005. Identificato nel mese di febbraio, presso Cala degli Inglesi, si tratta di una immersione con notevoli spunti fotografici sui resti di uno dei piroscafi utilizzato da Garibaldi per la spedizione dei "Mille" del 1860.
      Il naufragio avvenne nella notte tra il 12 e il 13 marzo del 1864, 4 anni dopo la gloriosa spedizione, mentre trasportava detenuti alla volta di Manfredonia.
      Il piroscafo "Lombardo" insieme al "Piemonte" salpò il 6 maggio del 1860 da Quarto: a bordo c'erano piu' di mille uomini e un'unica donna, Rosalia Montmasson, moglie di Francesco Crispi. Arrivarono a Marsala l'11 Maggio, dove furono attaccati, però, dall'esercito Borbonico: il 'Piemonte' fu distrutto mentre il "Lombardo", semiaffondato, fu riparato nei mesi successivi.
      Un anno dopo riprese la sua attività trasportando da un porto all'altro truppe e detenuti, fino al suo ultimo viaggio.
  • Punta del Vuccolo
    • XVI sec. d.C.
    • - 25 mt.
  • Tegole Romane
    • I sec. a.C.
    • - 55 mt.
  • Tre Senghe
    • I sec. a.C.
    • - 30 m.
    • Si tratta di un ritrovamento storico di importanza straordinaria, avventuto tra il 1981 e il 1982, a 25 metri di profondità ed a 100 metri dalla costa meridionale dell'isola di San Domino, presso Punta di Ponente, tra Cala di Zio Cesare e Punta del Diavolo. L'affondamento è collocabile nell'ambito dei commerci che si svolgevano nel Mediterraneo dell'antica Roma: la nave trasportava circa 900 anfore. Il luogo dell'affondamento, Tre Senghe, prende nome da una roccia spaccata da tre fessure.
      L'immersione non sempre è possibile a causa delle condizioni del mare. 

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